Programma

il PROGRAMMA della VIII Edizione - 2024

programma 2024 versione short

Venerdì 11 ottobre

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16:30

Chiesa di Sant’Agostino

Presentazione del libro Sotto la pelle del mondo

Sebastiano Caputo dialoga con Dario Fabbri. Introduce Alessandro Mosti

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Viviamo una fase di egemonia contrastata. Antagonisti sfidano apertamente la supremazia statunitense, senza timore di incappare nella rappresaglia di Washington. I russi invadono l’Ucraina riportando la guerra nel continente europeo, gli iraniani colpiscono Israele tramite Hamas, i cinesi soccorrono Mosca e Teheran, mentre ci ricordano, a ogni esercitazione militare, che Taiwan dovrà tornare a loro, con le buone o con la forza. La Turchia conquista porzioni d’Africa mentre guarda all’Asia Centrale, la Germania è tormentata dalle sue divisioni interne, il Messico prova a stabilire da che parte stare. È dunque necessario immergerci nel mondo e provare a comprenderlo con strumenti nuovi.

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17:45

Sala dell’Annunziata

Nuova elegia americana. Donald Trump VS Kamala Harris

Alessandra D’Arrigo dialoga con Germano Dottori.

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Da mesi, l’attenzione dei media europei è morbosamente concentrata sulle elezioni del Presidente degli Stati Uniti, considerato quasi al pari di un monarca la cui elezione segna l’inizio di una nuova era caratterizzata da pace e prosperità, ovvero da guerre e distruzioni, a seconda del vincitore.
Ma a ben vedere, il presidente statunitense ha poteri limitati e non è in grado di elaborare una propria dottrina. Perché è la continuità la cifra delle grandi potenze, e dunque, credere ai mutamenti prodotti dalle declinazioni politiche non è altro che un grande abbaglio.

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19:00

Chiesa di Sant’Agostino

Siamo uomini o macchine?

Sebastiano Caputo dialoga con Marco Anastasio e Guerino Nuccio Bovalino

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Gli uomini pregano gli dèi affinché li aiutino, dopo la morte, ad accedere nei beati paradisi loro predetti. Allo stesso modo, per affrontare le paure di questo mondo, l’umanità affida alla tecnologia il compito messianico di ricreare il paradiso terrestre, con il rischio che alcuni, inebriati dalla potenza tecnologica, finiscano per sentirsi come dèi tra gli uomini. L’intero cammino dell’essere umano è caratterizzato da questa ossessiva fuga dalla realtà. Un viaggio tra esodi e ritorni, tra terra e cielo, carne e spirito, beatitudine e dannazione, pesanti macchine e religioni eteree, algoritmi e preghiere

Sabato 12 ottobre

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10:15

Sala Putti

Presentazione di Mi troverai nel fuoco

(a cura di Reader For Blind)
Ernesto Valerio dialoga con Fabrizia Sabbatini
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Robert Lowry, lo scrittore americano consumato da se stesso. Beat prima dei beat, dannato quando i colleghi cercavano, invece, la redenzione. I suoi libri messi all’indice, un elenco di colpe tanto lungo da strappare, ironicamente, un sorriso. Internato in manicomio dalla seconda moglie, non sfuggì però all’amore per il matrimonio collezionandone ben quattro (“amava le lune di miele”).
Mi troverai nel fuoco è il suo libro più importante, riportato in Italia dopo anni (decenni) di oblio con una nuova traduzione e la “benedizione” di Luca Briasco (che ne ha scritto la prefazione). Un libro che “è nostalgia di una mancata nostalgia, pregio del tornare dove non bisogna tornare, porosa similitudine dei giorni – esercito o sanatorio che sia. È apolidia in patria. Sepoltura in utero”.

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10:45

Sala dell’Annunziata

L’intelligenza dell’intelligence

(a cura di Dissipatio)
Sebastiano Caputo dialoga con Stenio Solinas e Claudio Gallo
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Se è vero come, diceva l’Ammiraglio Fulvio Martini, ex direttore del SISMI, nel libro nome in codice “Ulisse”, che le spie “non sono né James Bond, né Superman, ma gente che crede e ha creduto nella missione che aveva da svolgere”, è anche vero che la nostra storia spionistica italiana, già dal primo Novecento, come oggi, pullula di grandi narrazioni individuali e collettive. Eppure la grande letteratura di spionaggio è nata e si è diffusa in Europa, dall’Inghilterra alla Russia, passando per la Francia. Perché in Italia invece è mancata questa tradizione?

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11:15

Sala Putti

Presentazione del libro Il gruppo Baader-Meinhof. Storia della Rote Armee Frakti e INLAND. Quaderni di cinema n. 18 Rote Armee Fraktion

(a cura di Bietti Edizioni)

Sebastiano Ramilli dialoga con Ilaria Floreano, Claudio Bartolini e Stefen Aust

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La RAF, Rote Armee Fraktion, fu un’organizzazione terroristica fondata da Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Ulrike Meinhof nella Repubblica Federale con l’obiettivo di abbattere l’ordinamento democratico per instaurare una società antiimperialista.
Se oggi, grazie al monumentale lavoro di Stefen Aust, già collaboratore di Ulrike Meinhof prima che si desse alla lotta armata, possiamo ricostruirne storia, strategie e rivendicazioni, è solo l’incredibile universo audiovisivo generato da o ispirato alla RAF, scupolosamente ricostruito nell’ultimo numero di INLAND, che si può cogliere l’impatto che la banda Baader-Meinhof ebbe nell’immaginario collettivo del secondo ‘900 europeo.

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12:00

Sala dell’Annunziata

Presentazione del libro Transizione ecologica, per una via italiana

(a cura di Eclettica)

Alessandro Amorese dialoga con Gian Piero Joime e Antonio Rapisarda

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Il libro “Transizione ecologica, per una via italiana” nasce dall’osservazione di alcuni squilibri nell’applicazione dei principi della teoria dello sviluppo sostenibile, cerca di individuare i rischi e le opportunità derivanti dai nuovi standard ambientali e dalle eco-innovazioni per i nostri territori e per le nostre imprese, e infine delinea un possibile percorso per una via italiana alla transizione ecologica, certamente attenta alle tematiche della tutela ambientale ma anche alle necessità dello sviluppo economico e ai bisogni della giustizia sociale: dalla ricerca della sovranità energetica, allo sviluppo delle filiere nazionali per la produzione di tecnologie e componenti per le eco-innovazioni, alla tutela del Made in Italy e del lavoro delle tante piccole imprese che ne sono le fondamenta, e che sono il nostro patrimonio per la realizzazione della sostenibilità economica e sociale.

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12:15

Sala Putti

Presentazione del libro Bestiario Habanero

(a cura di Oligo Edizioni)

Ernesto Valerio dialoga con Davide Barilli

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Galline suicide, ronzini azzoppati, galli da combattimento, uccellini muti, pipistrelli alcolici, cani bitorzoluti, cammelli a diciotto ruote, teste di maiale incastonate come inquietanti pietre miliari agli angoli delle strade. Un anomalo zoo di animali reali o metaforici – tra antichi rituali della brujería, feticci, sculture, memorie hemingwayane, immagini letterarie e réclame scomparse – pulsa in Bestiario habanero. Caleidoscopica rete (o trappola) di un paesaggio urbano surreale, in bilico tra realtà e finzione, tra reportage e mascheramento, questo piccolo libro non è solo un opuscolo letterario, ma l’esplorazione visionaria di un mosaico sbriciolato che non richiede di essere ricomposto, ma raccontato.
Un libro che è un atto d’amore per l’Habana e che diventa un percorso geografico e simbolico, una mappa personalissima; un viaggio intimo nel cuore di una città che si può scoprire, toccare, annusare, contemplare.

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12:00

Chiesa di Sant’Agostino

Non si può più dire niente?

Lorenzo Vitelli dialoga con Raffaele Alberto Ventura e Paolo Ercolani

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Pochi sono gli argomenti capaci di infiammare il dibattito pubblico più di quelli legati ai fenomeni del “politicamente corretto” o della “cancel culture”, alimentando una polarizzazione talora eccessiva, avvelenata e spasmodica.
Tra chi grida ad una nuova inquisizione – obliterando il fatto che ogni epoca e luogo ha avuto la sua linea in merito a “politically correctness” – e chi difende anche le più grottesche forme di censura – dimenticando che tra i principi fondamentali della nostra società vi era quello di non censurare – le reazioni viscerali, alimentate dagli algoritmi dei social media, impediscono ogni ragionamento.
Ne discutiamo con Raffaele Alberto Ventura – ironicamente autodefinitosi l’Elon Musk del politicamente corretto – sviluppatore di un chatbot di intelligenza artificiale (GPT4) chiamato PCorrector, in grado di riconoscere i rischi comunicativi potenziali in una frase e di proporre delle riformulazioni più caute e linguisticamente neutrali e Paolo Ercolani, che da anni ha incentrato su questi temi il suo campo di studi.

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15:00

Sala dell’Annunziata

Presentazione del libro L’Uomo che inventò la storia e Alfabeto del Viaggiatore

(a cura di Edizioni Settecolori)

Lavinia Lucchesini dialoga con Justin Marozzi, Stenio Solinas, Carlos D’Ercole e Claudio Gallo

 

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In “L’uomo che inventò la Storia” Justin Marozzi ricostruisce sul campo quello che fu il mondo di Erodoto, dalla Grecia alla Turchia, dall’Egitto all’Iraq… Lo fa con una invidiabile erudizione messa al servizio di una prosa accattivante e di uno spirito inquieto, pronto a seguire tracce archeologiche, fonti classiche e biografie esemplari e a farli brillare a petto della modernità e degli sconquassi che nei secoli si sono succeduti.
“Alfabeto del viaggatore” abbraccia in pratica l’intero «secolo breve» che Steven Runciman percorse in lungo e in largo, da studioso e da diplomatico sui generis, con uno spirito acuto e divertito, nonché un’attrazione, ricambiata, per teste coronate e aristocrazie in via di sparizione. Così, questo libro è anche l’estremo omaggio di un dandy delle lettere a un’epoca e a un mondo in cui viaggiare era ancora un piacere.

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15:00

Chiesa di Sant’Agostino

Le Nuove Frontiere della Guerra

Lorenzo Castellani dialoga con Salvatore Sisinni, Gianclaudio Torlizzi e Fernando Giancotti.
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La guerra russo-ucraina, le tensioni in Medio – Oriente e nel Mediterraneo allargato impongono un generale ripensamento delle pratiche, delle priorità e delle strategie di investimento, approvvigionamento ed equipaggiamento militari, alla luce delle sfide (ma anche di opportunità) legate alle attuali tensioni internazionali. L’attuale paesaggio strategico presenta insomma seri rischi di una corsa generalizzata agli armamenti, indotta dalla crescente competizione “geopolitica” (globale e regionale), ma offre anche una serie di opportunità, in termini di modernizzazione tecnologica, sinergie industriali e collaborazione transnazionale.
Dato il contesto, indagheremo sulla capacità dell’apparato militare-industriale italiano a rispondere alle esigenze di aumento di ritmi e volumi di produzione anche a fronte delle criticità legate alle carenze di materie prime, alle esigenze della transizione energetica e alle tensioni che si registrano sulle catene del valore in termini di sicurezza delle forniture, tempistiche e colli di bottiglia.

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15:45

Sala Putti

Presentazione del libro Sconfessioni

(a cura di GOG Edizioni)
Ernesto Valerio  dialoga con Daniele Mattei
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Come si fa a sopravvivere mentre il mondo si avvicenda intorno a noi? Mentre perdiamo i pezzi degli affetti, degli amori, mentre le idee cambiano casacca e outfit? Come si fa a rimanere se stessi quando la nostra immagine allo specchio muta di giorno in giorno? Quando la cresta nera che pettinavi a vent’anni in segno di protesta diventa l’apologia del conformismo? Quando i tuoi stivaletti dark finiscono per essere di moda? E quel locale osceno, nei sobborghi della città, in cui hai passato la giovinezza, è sempre più ben frequentato? E la donna che hai amato senza contratti sposa un altro uomo, mentre l’amico di sempre che sembrava immortale si toglie la vita? È proprio in questo gioco di specchi, che l’autore compone come un miniaturista, dove tutto è speculare e si afferma solo per essere rinnegato, che si riesce a intercettare il motivo profondo di ogni incontro, il senso dell’esistere di chi ad ogni passo non ha fatto altro che allontanarsi. Ora è costretto a riavvolgere il nastro per confidarsi con il bambino che è stato, l’immagine inclemente davanti alla quale ogni uomo non può che sconfessare tutto ciò che ha fatto di sé.

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16:15

Sala dell’Annunziata

La fine delle illusioni. Gli ultimi Cantos di Ezra Pound

(a cura di Ares Edizioni)
Interviene Alessandro Rivali
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Nell’estate del 1958 Ezra Pound rientrò in Italia dopo la lunga detenzione nel manicomio di Washington: la ritrovata libertà non spalancò però al poeta le porte della stagione felice che aveva immaginato: il “mondo di ieri era cambiato, i migliori amici se ne erano andati e il grande progetto dei Cantos stentava a trovare la sua conclusione, eppure in quei frangenti così dolorosi, Pound scrisse i Drafts and Fragments, alcune delle poesie più toccanti del Novecento.

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17:00

Sala Putti

Presentazione del libro Isaia

(a cura di De Piante Ediziore)
Giacomo Alessandrini dialoga con Gian Ruggero Manzoni e Davide Brullo
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Inizia e muore nel tradimento questo libro di fiamme e di onnipossenti cieli, fatto – si direbbe – per consolare mozzando la lingua. È un libro pieno di idolatri, di anatemi, di massacri; il premio offerto è raro (“Io mi adopero per ravvivare il cuore degli ultimi e per ridare speranza a chi è nel pianto”) ma salvifico: va custodito in questi tempi cattivi, con la cataratta. Isaia, formulario d’urla e rotolo iniziatico, come si sa, innesca l’ordigno sconvolgente che porta a Gesù: “la fanciulla appena divenuta donna concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele”. Secondo Guido Ceronetti, biblista eversivo, Isaia “è un punto di sospensione nel respiro del destino umano”.
Scevra di esoterismi col Suv e di gnosi à la carte, la traduzione di Gian Ruggero Manzoni conferisce al profeta una lingua che dissotterra gli arcani e disintegra i tabù. Al contempo, riconosciamo in Isaia il precursore di Dante, di William Blake, di Rimbaud, rivediamo – in questa versione di brutale veemenza e di inattesa tenerezza – i film di Andrej Tarkovskij e i “miti di Cthulhu” di Lovecraft. Qui tutto è cannibale, tutto è innocente. Tramite il lavacro sacrificale (da leggere e rileggere il capitolo 53: “Si era erranti come pecore; ognuno di noi, sbrancato, seguiva una sua via, e l’Eterno ha proiettato su di lui le nostre perversioni”) il traditore rientra nella fede, al tradimento segue l’amore.

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17:00

Chiostro di Sant'Agostino

Prediche di Lucidismo, di Moreno Pisto

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17:30

Sala dell’Annunziata

Presentazione del libro La Sconfitta dell’Occidente

Davide Arcidiacono dialoga con Lorenzo Castellani e Emmanuel Todd.

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Utilizzando le risorse della sociologia, dell’antropologia e dell’economia, Todd pone a confronto le “oligarchie liberali occidentali” con la “democrazia autoritaria russa” per spiegare le ragioni profonde dei cambiamenti geopolitici in atto. In particolare, offre una lettura acuta e originale dei punti di forza e di debolezza dei due paesi in guerra (Russia e Ucraina), dei principali paesi occidentali (Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia), dei paesi scandinavi e dell’Europa orientale, senza dimenticare il resto del mondo nel suo complesso.
Il tutto, sulla base di quegli elementi che hanno sempre reso unici e preziosi gli studi di Todd: l’analisi dei modelli familiari e delle statistiche demografiche ed economiche, la scrittura brillante, un’erudizione non comune e intuizioni geniali.
Un saggio, evidenzia Franco Cardini, che “è qualcosa di più di un evento intellettuale – e morale – di straordinario rilievo. È una denuncia coraggiosa e una folgorante profezia”.

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18:15

Sala Putti

La mia ferita è il mondo. Dylan Thomas, il poeta ebbro che ha rivoluzionato la letteratura italiana

(a cura di Pangea Edizioni)

Fabrizia Sabbatini dialoga con Davide Brullo e Alessandro Ceni

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Alessandro Ceni, poeta italiano tra i più importanti e ineffabili, nel cui stile rivive l’estro dionisiaco di Dylan Thomas, dialoga con Fabrizia Sabbatini e Davide Brullo. La recente scoperta, da parte di Fabrizia Sabbatini, di alcune dimenticate traduzioni di Dylan Thomas da parte di Raffaele La Capria, ha dato avvio a una pubblicazione delle edizioni Magog che sarà presentata in anteprima durante l’incontro.

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18:45

Sala dell’Annunziata

Presentazione del libro Frammenti di Bruxelles

(a cura di Sandro Teti Editore)

Sandro Teti dialoga con Elena Basile

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Una prosa sinuosa e raffinata muove la penna di Elena Basile in questi racconti ispirati dagli intensi anni trascorsi come Ambasciatrice italiana a Bruxelles.
Insieme osservatrice e protagonista della vita diplomatica, sociale e mondana della capitale europea, Basile narra le vite del brulicante mondo di deputati, dirigenti funzionari lobbisti che ruotano intorno ai palazzi dell’Unione europea attraverso dieci quadri, dieci punti di vista sulla città di Bruxelles che fa da sfondo a tutte le storie di questa singolare capitale d’Europa, e grande “villaggio burocratizzato” si palesa sempre più il distacco tra politica e mondo reale. Un ritmo preciso e cadenzato che accompagna la narrazione, una scrittura leggera e piena di chiaroscuri, raffinata nella sua semplicità, capace di svelare al lettore l’essenza dell’anima dei protagonisti.

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18:45

Chiesa di Sant’Agostino

Miscellanea

Gianluigi Simonetti dialoga con Walter Siti e Francesco Bianconi.

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Nessuno, neppure gli ospiti, conosce il tema della discussione, che sarà estratto a sorte prima dell’evento da uno dei partecipanti.
Perché ci siamo francamente rotti le palle dei soliti eventi sempre uguali e pilotati.

Domenica 13 ottobre

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10:30

Sala Putti

Presentazione del libro Guinea: una storia africana. Il regime di Sékou Touré attraverso le testimonianze dei perseguitati politici

(a cura di Edizioni Fuorilinea)

Paolo Sannella dialoga con Aldo Ciani

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Sekou Touré, giovane bohèmien attratto dal comunismo del PCF, sa trarre il meglio per sé e il proprio Paese senza farsi imbrigliare dal dogmatismo. Dirigente scaltro, cresciuto nel sindacalismo ma a suo agio come Deputato Francese. Militante dell’indipendenza che tiene testa all’eroe della liberazione della Francia, il Generale De Gaulle, e resiste, con caparbietà, ad un embargo tanto spietato quanto inutile nel suo tentativo di piegare la giovane e fiera Guinea. Insieme si descrive, come plasmata dagli eventi, la nascita e il consolidamento di una Nazione moderna, la sua necessità di collocarsi all’interno di un mondo bipolare dominato dalla guerra fredda, la complicata ricerca di una terza via tra i Paesi non allineati, il rapporto con la Cina, l’Islam, le monarchie del petrolio. Con tutte le sue contraddizioni, la figura di Sékou Touré continua ad interrogarci, stimolando una ricerca che sappia ritrarre un’epoca avvincente che molto ha ancora da dire alla nostra. Perché non debba più riproporsi la scelta capestro tra libertà nella povertà e benessere materiale in schiavitù.

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10:45

Sala dell’Annunziata

Presentazione dei libri Gaza. Nulla sarà più come prima e L’esercito russo che non abbiamo studiato

(a cura di Il Cerchio Editore)
Adolfo Morganti dialoga con Maurizio Boni
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Grazie ad intellettuali e giornalisti israeliani, “Gaza. Nulla sarà più come prima” non si limita ad analizzare le ragioni profonde dello scontro che da più di mezzo secolo infiamma il Medio – Oriente, ma costituisce un invito meditato e serio a costruire una autentica Pace nella Giustizia in tutta la Terrasanta.
In “L’esercito russo che non abbiamo studiato”, Maurizio Boni, vice comandante dell’Allied Rapid Reaction Corps (ARRC) di Innsworth (Regno Unito), capo di stato maggiore del NATO Rapid Reaction Corps Italy (NRDC-ITA) di Solbiate Olona (Varese), nonché capo reparto pianificazione e politica militare dell’Allied Joint Force Command Lisbon (JFCLB) a Oeiras (Portogallo), analizza le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina.

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11:30

Chiesa di Sant'Agostino

Il campo di battaglia definitivo è la mente

Sebastiano Caputo dialoga con Mario Caligiuri

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Il controllo dei mari, la presenza militare nei quadranti strategici e il dominio dell’aria, sono stati, nel corso dei secoli, presupposti ineliminabili per garantire l’egemonia.
Negli ultimi vent’anni, si è progressivamente esteso lo spazio cibernetico, che è asimmetrico per definizione dove piccoli Stati come territorio possono rappresentare grandi potenze, quali Israele e Corea del Sud.
Secondo Caligiuri, considerato uno dei massimi studiosi europei di intelligence a livello accademico, il controllo del cyber spazio è funzionale al sesto dominio, quello della mente: è allora opportuno cominciare a delineare una “geopolitica della mente”, intesa come il campo di battaglia dove si sta svolgendo la lotta per il potere, in modo da esercitare il dominio definitivo sulle persone e sulle nazioni, poiché oltre il controllo della mente non può esserci altro.

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11:45

Sala Putti

La Storia del Mostro di Firenze

(a cura di Mimesis Edizioni)
Giacomo Alessandrini dialoga con Flaviano del Lago e Roberto Taddeo
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Giugno 1982. Il Mostro ha già ucciso quattro coppie di giovani e la Toscana è precipitata nella trama di un film dell’orrore americano. L’assassino agisce nel buio, ammazza a colpi di pistola e asporta parti anatomiche delle sue vittime femminili. Dopo anni di indagini a vuoto, gli inquirenti si accorgono che nel 1968 la stessa arma ha già sparato e ucciso due amanti. I presunti autori di quel vecchio delitto, dei sardi emigrati in continente, uno dopo l’altro vengono incarcerati con l’accusa di essere il Mostro. Eppure gli omicidi non si fermano: alla fine le vittime saranno sedici. Ma è davvero un omicida seriale solitario ad aver compiuto tale mattanza? Cosa emerge dalle scene del crimine e dalle vite private delle vittime? Perché quelle escissioni sui corpi delle donne? La “pista sarda” si è avvicinata alla verità o un anonimo ha manovrato nell’ombra per tenere al riparo i veri responsabili? Con un’incalzante narrazione da romanzo poliziesco e il rigore dell’opera storiografica, Taddeo scrive la storia di tutte le storie del Mostro di Firenze, trascinando il lettore nei meandri del più sconcertante ed enigmatico caso di cronaca nera mai avvenuto in Italia.

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12:15

Sala dell’Annunziata

Presentazione del libro Due Mondi

(a cura di Signs Publishing)
Fabio Dragoni dialoga con Boni Castellane
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Quando la terra ostile si estende ovunque ed ogni dinamica sociale pare essere frutto di narrazioni, rimangono, in piedi tra le rovine, coloro che insistono nel vedere il sole sorgere ogni mattina e tramontare ogni sera. Il condizionamento nichilista si estende al massimo della sua potenza ma si deve fermare di fronte a coloro che sono destinati ad essere fedeli al dato di realtà, coloro che non hanno la capacità di negare i fatti. Ecco dunque che la terra ostile genera l’assetto successivo: i due mondi. Il mondo di coloro che accettano di negare ciò che vedono e di assecondare i desideri che sono loro dettati, ed il mondo di coloro che restano fedeli al rapporto con i fatti e le cose. Prendere atto dell’esistenza dei due mondi e pensare a come abitare quello dei fatti reali è il criterio che ispirerà l’uomo in questa strana epoca nella quale il Destino ci ha posti.

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12:30

Chiesa di Sant’Agostino

Premio Libropolis – III edizione

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Nessuna giuria, nessun regolamento, nessun presidente, nessun premio in denaro (al limite una statuetta…). Un premio che è diretta e sovrana e autarchica emanazione di Libropolis.
Chi sarà il vincitore?

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13:00

Chiostro di Sant’Agostino

Blast presenta la rivista Proiettili

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15:00

Sala dell’Annunziata

B.R. Ammazzateci

(a cura di GOG Edizioni)
Lorenzo Vitelli dialoga con Ray Banhoff e Vincenzo Profeta
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Cosa succede a una Cultura in default quando diventa uno strumento finanziato dallo Stato, che la appalta a un ristretto gruppo di intellettuali giornalisti, scrittori, artisti, registi, sceneggiatori, direttori artistici ed editoriali, direttori di rete, editor, curatori, e che opera per mezzo di case editrici e case di produzione, fondazioni, istituti, fiere, programmi televisivi, festival, premi letterari e scuole di scrittura? Succede che la Cultura perde la sua spontaneità e diventa uno mezzo per il controllo sociale, un dispositivo di sorveglianza del pensiero, un distributore di credenziali di bontà o immoralità.

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15:15

Sala Putti

Presentazione del libro Manuale per conservatori seri

(a cura di CartaCanta Edizioni)
Giuseppe Peppino Zola dialoga con Rodolfo Casadei
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La penna sferzante e provocatoria di Rodolfo Casadei tocca dalle colonne di “Tempi” argomenti seppelliti dal mainstream: La mistificazione del “privilegio bianco”; Il cristianesimo non c’entra nulla con il socialismo; Maschile e femminile nella lingua; Il materialismo economicista in materia di aborto ha colpito anche i pro-life; Conservatori come Camus e come Dante Alighieri; L’ideologia diversitaria è al servizio del capitale; Perversioni antifasciste e verità della memoria; “Bella ciao”, ovvero l’antifascismo puramente strumentale; L’unità politica dei cattolici non è un relitto del passato; Patetico Bersani: difende il reddito di cittadinanza che farebbe orrore a Marx; PD, il partito specializzato nelle crociate contro nemici inesistenti; Sinistra e fascismo parenti stretti sono; Polito stai sereno: lo spettro della CL anni ’80 non si aggira per l’Italia; Il trans è l’eroe del nuovo millennio che odia le donne; I “femminicidi”: prodotto di maschi che hanno perduto il maschile…

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15:30

Chiesa di Sant’Agostino

Mattei redivivo. L’Italia nel Mediterraneo allargato

Paolo Sarti dialoga con Alberto Negri e Lapo Pistelli
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Con il Piano Mattei, l’Italia prova a fare i conti con le ineludibili caratteristiche geografiche e geologiche dell’Italia. Paese proiettato sulla frontiera liquida, alias Mediterraneo; penisola povera di materie prime, che è costretta a importare per darsi un’economia industriale degna del nome. Ai tradizionali idrocarburi oggi si aggiungono gli altri minerali e metalli più o meno rari necessari all’elettrificazione e alla decarbonizzazione, dunque all’enorme partita industriale e tecnologica che sottende la cosiddetta transizione energetica. Il tutto, contribuendo alla stabilizzazione della sponda Sud del Mediterraneo, anche in una logica di contenimento delle migrazioni.

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16:00

Sala dell’Annunziata

Fuori di testa! Errori e orrori di politici e comunicatori

(a cura di Paesi Edizioni)
Luciano Tirinnanzi dialoga con Roberto Arditti e Gianfranco Pasquino
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Un’opera inusuale da parte di un «intellettuale praticante», autore prolifico e mai banale. Questo ennesimo saggio che il professore regala agli italiani è una critica ragionata alla superficialità dei nostri tempi: della comunicazione, della politica, degli addetti alla cultura. Un viaggio che si dipana lungo un anno in cui, come in una sorta di diario, Pasquino annota e riflette sul mondo che lo circonda, mai mancando di inserire riflessioni e spunti per fare degli italiani dei «cittadini migliori». Un memento e al contempo un j’accuse a ciò che sia in politica che nella comunicazione si va perdendo, e ciò che invece occorre recuperare. Il tutto attraverso lo sguardo attento e la penna virtuosa di un intellettuale di primo piano nel panorama nazionale, che non fa sconti a nessuno e che con questo volume offre un affresco del mondo culturale e mediatico italiano per orientare il lettore alla comprensione dell’oggi.

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16:45

Sala Putti

Il Salario Minimo non vi salverà

(a cura di Fazi Editore)
Fabio Dragoni dialoga con Savino Balzano
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Qualcosa non torna in ciò che si continua a ripetere sul salario minimo legale. A proporre la legge sono quelli che per decenni hanno falcidiato il mondo del lavoro, impoverendolo e precarizzandolo: l’Unione Europea, fautrice di una politica economica austera che ha desertificato il mercato del lavoro, i partiti che si sono prestati a mettere in pratica queste politiche, con l’avvallo del grande sindacato tradizionale, Confindustria e Banca d’Italia, da sempre sensibili al tema della moderazione salariale, non oppongono resistenza: è tutto molto strano. Davvero si pensa di poter porre rimedio a trent’anni di attacchi al lavoro con un colpo di bacchetta magica? In questo libro Savino Balzano, forte della sua esperienza di sindacalista, mette in luce come lo strumento del salario minimo legale non abbia alcuna possibilità di risolvere i problemi radicali e profondissimi che hanno causato il crollo dei salari in Italia. Anzi, tutto induce a ritenere che una legge potrebbe provocare effetti persino controproducenti, livellando verso il basso le retribuzioni di coloro i quali oggi sono sopra la soglia minima prevista.

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17:00

Sala dell’Annunziata

La destra di governo e le sue eminenze grigie

Alessio Mannino dialoga con Lorenzo Castellani e Marco Tarchi
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L’ascesa di Fratelli d’Italia, da partitino irrilevante a forza principale dello scenario politico, sembra aprire orizzonti nuovi per una forza nazional-conservatrice e «afascista».
Due dei principali politologi italiani, Marco Tarchi e Lorenzo Castellani, analizzano il percorso del partito di Giorgia Meloni, mettendo in rilievo rotture e continuità che lo hanno caratterizzato, soffermandosi sulla disamina della sua classe dirigente ma soprattutto, ove esistenti, delle sue eminenze grigie.

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18:15

Sala dell’Annunziata

Presentazione di Vita da Autodidatta di Ray Banhoff e Cartacce di Jacopo Masini

(a cura de Edizioni NFC)
Davide Bregola dialoga con Ray Banhoff e Jacopo Masini
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NFC edizioni nel 2024 entra a pieno titolo nella narrativa, con pochi libri in uscita (quattro all’anno), ma con l’intento di scovare quanto di “buono e bello” possa rispecchiare le linee di lavoro dei “nuovi” scrittori che stanno compiendo un’intensa riflessione sul «fare letteratura», sul mistero della parola.
In “Vita da autododatta”, monologo fiume di un ragazzo alla deriva, che tra rabbia e ironia, continua in questo distopico romanzo infallibilmente a fallire in ogni ambito della sua vita: sesso, amore, lavoro, sogni, speranze.
I racconti di Cartacce hanno l’andamento degli apologhi e il ritmo di quelle musiche da festa sull’aia che sembrano essere messe lì a caso e invece arrivano direttamente dalle sonorità classiche. Ci sono strambi personaggi le cui vicende capitali finiscono spesso in niente. Alieni, sorelle bizzarre, santi e diavoli, papi e apprendisti, ragazzi arrendevoli, nonne, zie, bimbi inesistenti e tutto un microcosmo spassoso e fuori tempo come le polke e le mazurke.

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18:30

Chiesa di Sant’Agostino

Proiezione di Kissing Gorbaciov

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Nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento, avviene un evento storico: per la prima volta delle rock-band sovietiche si esibiscono oltrecortina. Nel Marzo 1989 saranno alcune band italiane, tra le quali i CCCP – Fedeli alla linea, ad esibirsi in Unione Sovietica.

L’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi divisi, attraverso un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica.

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20:00

Chiesa di Sant’Agostino

Unadasola live & live painting David Marchetti

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In un colpo solo apriamo a musica e fumetto alternativi. Miscelati, reagenti l’uno con l’altro, sparati fuori. Per sentire e vedere come suoni e parole interferiscono e si armonizzino con le immagini mentre si fanno; per un evento (un tempo avremmo detto happening) in equilibrio sul crinale di rigore ed immediatezza; e per la chitarra lunare, la voce tenue di Francesco e quella colloquiale screziata di accessi lirici di Arianna e la fantasia fiabesca/espressionista di David…

Chi abbia occhi/orecchi saturi di troppo già-sentito-già-visto venga e ci dica. Perché talento e aria nuova ve li dovete venire a cercare, l’industria non ve li consegna a casa.